Benessere

Benessere

Il raggiungimento del benessere psico-fisico e il miglioramento della qualità della vita si ottengono attraverso la ricerca dell’armonia con sé stessi e con l’ambiente.

La Naturopata italiana Stefania Mangano mette a punto e brevetta un metodo che permette di raggiungere passo dopo passo in modo assolutamente e veramente personalizzato e Unico come Unico è ciascun individuo il vero Benessere e la buona salute indipendentemente dal tipo di problema che ci affligga in maniera semplice, veloce e mirata e soprattutto assolutamente efficace e risolutiva.

Ormai è più che noto che questa pianta possegga dei principi attivi utili ed efficaci per il benessere dell’organismo tanto da essere annoverata tra i migliori rimedi naturali. Le proprietà ed i suoi benefici sembrano praticamente illimitati.

Proprio per le sue caratteristiche uniche, questa pianta è stata classificata a livello botanico in una famiglia tutta sua, chiamata Aloacea.

Migliorare prestazioni sportive e ridurre traumi ed infortuni durante la pratica sportiva. E’ il sogno dello sportivo professionista ed amatoriale. Certo un corretto allenamento costante e curato nei mini dettagli è molto importante e può fare la differenza. Tuttavia sembra che questo non basti. Lo stress, le aspettative pre-gara, la vita personale-emozionale dell’atleta sono fattori da non sottovalutare.

 

 

 

Questo è ciò che accade ai polmoni, cervello e al tuo umore se cominci ad usare lampade di sale dell'Himalaya.

Il Sale dell'Himalaya è conosciuto per il suo alto contenuto di cloruro di sodio e per le sue proprietà  positive sulla nostra salute: Disintossica l'organismo, Aiuta il sistema respiratorio, aiuta a rilassare e tanto altro.
In questo articolo ti parleremo invece della Lampada di Sale Himalayano, un oggetto che sta diventando sempre più popolare nelle case di tante persone.

Che cosa è una lampada di sale dell'Himalaya?
Questa lampada consiste in un grande cristallo di sale solido (oppure tanti piccoli pezzi di cristallo messi in una bella ciotola di sale). Il sale è riscaldato da una sorgente elettrica come una lampadina, si possono trovare anche lampade riscaldate con una candela. Il sale riscaldato emette ioni negativi per purificare l'aria.

Siamo sempre entusiasti quando sta per iniziare una nuova avventura. L'apertura di un'attività , entrare in una casa nuova, la scoperta dell'altro quando inizia una relazione. Ci sentiamo eccitati, curiosi, motivati, pieni di speranze. Ci può essere qualche paura o qualche dubbio certo, perlopiù siamo però concentrati sul nuovo che avanza. Abbiamo fatto una scelta, magari un passo coraggioso e ci sentiamo vivi e pieni di energia per portarlo avanti. L'inizio è l'inizio, è come quando nasce un bambino. Sono i primi passi di una nuova avventura, di un viaggio verso una meta che abbiamo studiato, di cui ci hanno parlato e che siamo felici di esplorare. L'inizio è qualcosa che siamo più propensi a preparare con cura e attenzione, perchè tutto vada per il meglio. Se vogliamo utilizzare la metafora del viaggio, la valigia della partenza ha tutti i vestiti piegati e puliti, il beauty case in ordine, tutto ciò che potrà  servire è al posto giusto. La valigia del ritorno di solito è un caos. Raramente infatti siamo pronti e ugualmente entusiasti di rientrare dopo un viaggio, che sia vacanza o lavoro. Poche sono le persone che riescono a chiudere una relazione in maniera serena e elegante. Fatichiamo a rallegrarci della fine delle esperienze, di vita, di lavoro, d'amore. La parola fine ha nelle nostre orecchie un suono sempre un pò triste o amaro. Lasciamo strascichi di noi, emozioni, dolori, attese; ci attacchiamo anche a quelle cose che prima non sopportavamo pur di rimanere. L'arte di chiudere, di mettere il punto, è un talento da riscoprire per vivere sereni. La natura e i suoi cicli ci insegnano da sempre che ogni cosa ha il suo tempo. Vivendo in un clima temperato abbiamo la fortuna di fare esperienza delle quattro stagioni che, se osservate, ci mostrano l'inzio e la fine di ogni cosa. Mentre scrivo questo articolo siamo nel pieno dell'autunno, le foglie iniziano ad ingiallire e alcune sono gia cadute dagli alberi. La natura entra in un ciclo di riposo, l'energia viene diretta dall'esterno all'interno. Dopo la fine ci dovrebbe essere infatti sempre una fase introspettiva, si fanno i bilanci, ci si lecca le ferite, si dorme e si rigenerano le energie per la prossima primavera e l'inzio di nuovi cicli. Sapere chiudere le esperienze e lasciare andare cose e persone è essere in linea con la vita. Ogni cosa nasce e muore molte volte nel corso di un'esistenza, accettarlo è il primo passo.

Buon giorno,

volevo condividere l'esperienza dei trattamenti di guarigione riconnettiva su 3 persone a cui ho eseguito e che hanno portato a guarigioni spirituali e poi fisiche.

Il primo paziente ha voluto fare un trattamento di guarigione riconnettiva per capire cosa era e dopo un mese mi ha detto che gli era tornato l'olfatto che non aveva mai avuto dalla nascita.

Il secondo paziente era una donna che voleva concepire un bambino e da due anni dopo invani tentativi si è rivolta al mio studio olistico e ha fatto 3 trattamenti di guarigione riconnettiva. Dopo 15 gg è rimasta incinta e ora è felice e tutte le volte che la vedo mi dice "Grazie Paola, ho fatto bene a fare i trattamenti"

Un’opera questa che percorre il nostro mistero, la nostra volontà di capire e libera le geometrie della nostra umanità, per renderle libere.

Accompagna le nostre paure, trasformandole in respiro, sorriso, accettazione e condivisione.

Le rende oltre il confine, creando la scintilla giusta, quella del salto sulla linea del limite e il confine sarà già dietro noi.

Un libro che ridisegna i passi dell’esistenza, per poter prendere coscienza del nostro quotidiano vivere. Un messaggio forte e sereno perché forti e sereni dovranno essere i nostri occhi.

E questo conta: essere al di là dello sguardo, per non sprecare nulla, per avere la percezione del salto nella luce, per essere impeccabili mentre ci specchiamo nel mistero.

 

Scuola di RespiroDopo aver trascorso nove mesi nella pancia della mamma (alimentati ed ossigenati dal cordone ombelicale), quando arriva il momento di uscire passiamo attraverso il collo dell'utero: dopo che è uscita la testa, avviene una compressione della gabbia toracica, che poi si decomprime e ci permette di fare il primo respiro con i nostri polmoni.

Questo avvenimento ci sconvolge, ci spaventa, ma non basta: se il bimbo nasce in ospedale (cosa che accade alla maggior parte dei bambini), intorno alla mamma e al piccolo appena nato ci sono persone che si danno da fare, con luci, rumori, qualcuno procede subito al taglio del cordone ombelicale. In questo modo, il nuovo arrivato si trova immediatamente in pericolo di morte: se non respira, perché ha paura, può morire, ma se respira tutto è forte, doloroso, intenso. A questo punto, spesso accade che il bimbo trattenga il respiro, sperimentando così la sua prima apnea: le persone intorno, allora, spaventate, il più delle volte lo prendono per i piedi, a testa in giù, e gli danno qualche schiaffo sul sedere per farlo piangere e, di conseguenza, respirare. Di fronte ad un bimbo che piange di terrore, di dolore, di paura, di rabbia, di sconforto, gli adulti sono contenti perché significa che è vivo.

Che cos’è il Sogno?

Il sogno è un’energia originaria, qualcosa che abbiamo messo dentro quando ci siamo incarnati sulla Terra. E’ ciò che a volte si può percepire nei bambini, quel quid che essi agiscono ancora naturalmente e che li rende così forti e amabili in tutta la loro fragilità.

In quei momenti quei bambini sembrano sapere esattamente cosa vogliono, a prescindere che ciò si traduca in qualcosa di concreto o meno. Ecco, quell’energia è il sogno; ciò che si è risvegliato dentro di sé, quando la si percepisce in un adulto.

In fin dei conti il sogno è l’energia collante che ci tiene vicini a noi stessi, a ciò che siamo, in profondità. Per cui il sogno non si traduce necessariamente in un progetto. Il sogno non è diventare o essere cantanti, imprenditori, medici o sciamani. Il sogno è essere vicini a se stessi.

Scuola di RespiroQuando mi presento e parlo del mio lavoro (ho una Scuola di Respiro, in cui insegno alle persone a respirare), mi capita molto spesso di sentire i commenti di alcune persone che dicono "Una scuola per imparare a respirare? Che sciocchezza, io respiro da quando sono nato!"