Elisa cecchi

Elisa cecchi

Siamo sempre entusiasti quando sta per iniziare una nuova avventura. L'apertura di un'attività , entrare in una casa nuova, la scoperta dell'altro quando inizia una relazione. Ci sentiamo eccitati, curiosi, motivati, pieni di speranze. Ci può essere qualche paura o qualche dubbio certo, perlopiù siamo però concentrati sul nuovo che avanza. Abbiamo fatto una scelta, magari un passo coraggioso e ci sentiamo vivi e pieni di energia per portarlo avanti. L'inizio è l'inizio, è come quando nasce un bambino. Sono i primi passi di una nuova avventura, di un viaggio verso una meta che abbiamo studiato, di cui ci hanno parlato e che siamo felici di esplorare. L'inizio è qualcosa che siamo più propensi a preparare con cura e attenzione, perchè tutto vada per il meglio. Se vogliamo utilizzare la metafora del viaggio, la valigia della partenza ha tutti i vestiti piegati e puliti, il beauty case in ordine, tutto ciò che potrà  servire è al posto giusto. La valigia del ritorno di solito è un caos. Raramente infatti siamo pronti e ugualmente entusiasti di rientrare dopo un viaggio, che sia vacanza o lavoro. Poche sono le persone che riescono a chiudere una relazione in maniera serena e elegante. Fatichiamo a rallegrarci della fine delle esperienze, di vita, di lavoro, d'amore. La parola fine ha nelle nostre orecchie un suono sempre un pò triste o amaro. Lasciamo strascichi di noi, emozioni, dolori, attese; ci attacchiamo anche a quelle cose che prima non sopportavamo pur di rimanere. L'arte di chiudere, di mettere il punto, è un talento da riscoprire per vivere sereni. La natura e i suoi cicli ci insegnano da sempre che ogni cosa ha il suo tempo. Vivendo in un clima temperato abbiamo la fortuna di fare esperienza delle quattro stagioni che, se osservate, ci mostrano l'inzio e la fine di ogni cosa. Mentre scrivo questo articolo siamo nel pieno dell'autunno, le foglie iniziano ad ingiallire e alcune sono gia cadute dagli alberi. La natura entra in un ciclo di riposo, l'energia viene diretta dall'esterno all'interno. Dopo la fine ci dovrebbe essere infatti sempre una fase introspettiva, si fanno i bilanci, ci si lecca le ferite, si dorme e si rigenerano le energie per la prossima primavera e l'inzio di nuovi cicli. Sapere chiudere le esperienze e lasciare andare cose e persone è essere in linea con la vita. Ogni cosa nasce e muore molte volte nel corso di un'esistenza, accettarlo è il primo passo.