Benessere

Benessere

Il raggiungimento del benessere psico-fisico e il miglioramento della qualità della vita si ottengono attraverso la ricerca dell’armonia con sé stessi e con l’ambiente.

 

 

Questo è ciò che accade ai polmoni, cervello e al tuo umore se cominci ad usare lampade di sale dell'Himalaya.

Il Sale dell'Himalaya è conosciuto per il suo alto contenuto di cloruro di sodio e per le sue proprietà  positive sulla nostra salute: Disintossica l'organismo, Aiuta il sistema respiratorio, aiuta a rilassare e tanto altro.
In questo articolo ti parleremo invece della Lampada di Sale Himalayano, un oggetto che sta diventando sempre più popolare nelle case di tante persone.

Che cosa è una lampada di sale dell'Himalaya?
Questa lampada consiste in un grande cristallo di sale solido (oppure tanti piccoli pezzi di cristallo messi in una bella ciotola di sale). Il sale è riscaldato da una sorgente elettrica come una lampadina, si possono trovare anche lampade riscaldate con una candela. Il sale riscaldato emette ioni negativi per purificare l'aria.

Siamo sempre entusiasti quando sta per iniziare una nuova avventura. L'apertura di un'attività , entrare in una casa nuova, la scoperta dell'altro quando inizia una relazione. Ci sentiamo eccitati, curiosi, motivati, pieni di speranze. Ci può essere qualche paura o qualche dubbio certo, perlopiù siamo però concentrati sul nuovo che avanza. Abbiamo fatto una scelta, magari un passo coraggioso e ci sentiamo vivi e pieni di energia per portarlo avanti. L'inizio è l'inizio, è come quando nasce un bambino. Sono i primi passi di una nuova avventura, di un viaggio verso una meta che abbiamo studiato, di cui ci hanno parlato e che siamo felici di esplorare. L'inizio è qualcosa che siamo più propensi a preparare con cura e attenzione, perchè tutto vada per il meglio. Se vogliamo utilizzare la metafora del viaggio, la valigia della partenza ha tutti i vestiti piegati e puliti, il beauty case in ordine, tutto ciò che potrà  servire è al posto giusto. La valigia del ritorno di solito è un caos. Raramente infatti siamo pronti e ugualmente entusiasti di rientrare dopo un viaggio, che sia vacanza o lavoro. Poche sono le persone che riescono a chiudere una relazione in maniera serena e elegante. Fatichiamo a rallegrarci della fine delle esperienze, di vita, di lavoro, d'amore. La parola fine ha nelle nostre orecchie un suono sempre un pò triste o amaro. Lasciamo strascichi di noi, emozioni, dolori, attese; ci attacchiamo anche a quelle cose che prima non sopportavamo pur di rimanere. L'arte di chiudere, di mettere il punto, è un talento da riscoprire per vivere sereni. La natura e i suoi cicli ci insegnano da sempre che ogni cosa ha il suo tempo. Vivendo in un clima temperato abbiamo la fortuna di fare esperienza delle quattro stagioni che, se osservate, ci mostrano l'inzio e la fine di ogni cosa. Mentre scrivo questo articolo siamo nel pieno dell'autunno, le foglie iniziano ad ingiallire e alcune sono gia cadute dagli alberi. La natura entra in un ciclo di riposo, l'energia viene diretta dall'esterno all'interno. Dopo la fine ci dovrebbe essere infatti sempre una fase introspettiva, si fanno i bilanci, ci si lecca le ferite, si dorme e si rigenerano le energie per la prossima primavera e l'inzio di nuovi cicli. Sapere chiudere le esperienze e lasciare andare cose e persone è essere in linea con la vita. Ogni cosa nasce e muore molte volte nel corso di un'esistenza, accettarlo è il primo passo.

Buon giorno,

volevo condividere l'esperienza dei trattamenti di guarigione riconnettiva su 3 persone a cui ho eseguito e che hanno portato a guarigioni spirituali e poi fisiche.

Il primo paziente ha voluto fare un trattamento di guarigione riconnettiva per capire cosa era e dopo un mese mi ha detto che gli era tornato l'olfatto che non aveva mai avuto dalla nascita.

Il secondo paziente era una donna che voleva concepire un bambino e da due anni dopo invani tentativi si è rivolta al mio studio olistico e ha fatto 3 trattamenti di guarigione riconnettiva. Dopo 15 gg è rimasta incinta e ora è felice e tutte le volte che la vedo mi dice "Grazie Paola, ho fatto bene a fare i trattamenti"

Un’opera questa che percorre il nostro mistero, la nostra volontà di capire e libera le geometrie della nostra umanità, per renderle libere.

Accompagna le nostre paure, trasformandole in respiro, sorriso, accettazione e condivisione.

Le rende oltre il confine, creando la scintilla giusta, quella del salto sulla linea del limite e il confine sarà già dietro noi.

Un libro che ridisegna i passi dell’esistenza, per poter prendere coscienza del nostro quotidiano vivere. Un messaggio forte e sereno perché forti e sereni dovranno essere i nostri occhi.

E questo conta: essere al di là dello sguardo, per non sprecare nulla, per avere la percezione del salto nella luce, per essere impeccabili mentre ci specchiamo nel mistero.

 

Scuola di RespiroDopo aver trascorso nove mesi nella pancia della mamma (alimentati ed ossigenati dal cordone ombelicale), quando arriva il momento di uscire passiamo attraverso il collo dell'utero: dopo che è uscita la testa, avviene una compressione della gabbia toracica, che poi si decomprime e ci permette di fare il primo respiro con i nostri polmoni.

Questo avvenimento ci sconvolge, ci spaventa, ma non basta: se il bimbo nasce in ospedale (cosa che accade alla maggior parte dei bambini), intorno alla mamma e al piccolo appena nato ci sono persone che si danno da fare, con luci, rumori, qualcuno procede subito al taglio del cordone ombelicale. In questo modo, il nuovo arrivato si trova immediatamente in pericolo di morte: se non respira, perché ha paura, può morire, ma se respira tutto è forte, doloroso, intenso. A questo punto, spesso accade che il bimbo trattenga il respiro, sperimentando così la sua prima apnea: le persone intorno, allora, spaventate, il più delle volte lo prendono per i piedi, a testa in giù, e gli danno qualche schiaffo sul sedere per farlo piangere e, di conseguenza, respirare. Di fronte ad un bimbo che piange di terrore, di dolore, di paura, di rabbia, di sconforto, gli adulti sono contenti perché significa che è vivo.

Che cos’è il Sogno?

Il sogno è un’energia originaria, qualcosa che abbiamo messo dentro quando ci siamo incarnati sulla Terra. E’ ciò che a volte si può percepire nei bambini, quel quid che essi agiscono ancora naturalmente e che li rende così forti e amabili in tutta la loro fragilità.

In quei momenti quei bambini sembrano sapere esattamente cosa vogliono, a prescindere che ciò si traduca in qualcosa di concreto o meno. Ecco, quell’energia è il sogno; ciò che si è risvegliato dentro di sé, quando la si percepisce in un adulto.

In fin dei conti il sogno è l’energia collante che ci tiene vicini a noi stessi, a ciò che siamo, in profondità. Per cui il sogno non si traduce necessariamente in un progetto. Il sogno non è diventare o essere cantanti, imprenditori, medici o sciamani. Il sogno è essere vicini a se stessi.

Scuola di RespiroQuando mi presento e parlo del mio lavoro (ho una Scuola di Respiro, in cui insegno alle persone a respirare), mi capita molto spesso di sentire i commenti di alcune persone che dicono "Una scuola per imparare a respirare? Che sciocchezza, io respiro da quando sono nato!"

Scuola di RespiroOttenere un benessere immediato e duraturo? Guarire da mali che ci perseguitano da mesi, forse da anni, senza dover ricorrere a medicine o terapie invasive? Si può... con le coccole! Acqua calda, respiro, tenerezza e massaggi per sciogliere stress e tensioni, dolori articolari e blocchi emozionali.
A volte, dopo una brutta giornata, basta un incontro, una carezza, un abbraccio, per farci cambiare completamente stato d'animo. Dalla stanchezza alla gioia, dallo stress all'entusiasmo. Maggiore rilassatezza e più sicurezza. Di solito, però, non è così facile trovare sempre la persona disponibile a farlo, magari perché è impegnata, o perché anche essa ha le sue storie, e poi non è detto che il tempo che può dedicarti sia tutto quello che vorresti. Senza contare che ci è stato insegnato che le coccole sono roba da bambini ed ormai tu sei grande e non puoi più pretendere questo. Ora, prova ad immaginare gli effetti benefici di una carezza, di un abbraccio o di essere ascoltati, moltiplicati per dieci, anzi... per mille! La Coccoloterapia® in acqua calda è un metodo nuovissimo ed originale che unisce contatto con l'acqua, tecniche di respirazione, massaggi, carezze e l'uso del canto armonico. "Si tratta - spiega Paolo Cericola, presidente della Scuola di Respiro di Roma e ideatore del metodo, che ha richiesto 15 anni di esperienza per essere messo a punto - di una terapia molto semplice e dolce, ma allo stesso tempo intensa e profonda: permette infatti di arrivare, a volte già dalla prima seduta, alla causa che determina il malessere o la difficoltà della persona. Una volta che ciò avviene e la causa diventa chiara, l'atteggiamento interiore del coccolato cambia completamente, fino a determinare una guarigione o un benessere immediato".
Ma come si svolge una seduta di Coccoloterapia® in acqua calda (della durata di un'ora circa)? La persona si immerge in una vasca con acqua calda a 36° e poi, abbandonandosi nelle braccia del coccoloterapeuta, comincia a respirare in maniera rilassata e continua. Una volta stabilizzata la respirazione, inizia ad essere cullata e poi massaggiata sempre più in profondità, fino a sciogliere blocchi e tensioni accumulate già da molto tempo. Ma la vera sorpresa arriva nella seconda parte della seduta: il coccolato viene portato sott'acqua (quasi a simboleggiare il ritorno nel grembo materno) e si rilassa, fino a raggiungere stati di consapevolezza sconosciuti. Possono affiorare memorie sommerse (di cui non abbiamo alcun ricordo razionale) legate al momento della nascita o a traumi subiti, o addirittura appartenenti a vite precedenti. Ogni volta che una di queste memorie sommerse diventa chiara, è possibile sciogliere tensioni ataviche, fino ad accedere ad una dimensione di totale rilassatezza, di estasi vera e propria. A questi esercizi vengono accostate le sedute di "Respiro della Memoria®" fuori dall'acqua: Paolo Cericola insegna ad eliminare le pause tra inspirazione ed espirazione, mantenendo un respiro circolare o continuo. È il modo migliore per "ripulirici" da vecchie memorie che condizionano la nostra vita. La maggior parte delle persone (e dei medici) sembra ignorarlo, ma il 70% del sistema di disintossicazione del nostro organismo dipende dal... respiro!!!

Paolo Cericola

www.scuoladirespiro.org
06-4462523
338-8188121
www.scuoladirespiro.com

La Riflessologia Plantare è una pratica di massaggio olistico che guarda all'essere umano come la combinazione perfetta tra Spirito,Mente e Corpo. 

Quando la mente non rimane in questa triade armoniosa, il corpo sapientemente invia segnali allo spirito.

Lo spirito sempre attento e premuroso, si attiva dialogando con la mente, che gradualmente si abbandona, facendo rifiorire l'equilibrio.

Possiamo immaginare che l'intero essere umano sia come un villaggio armonioso, dove regna la pace, la salute, la gioia. Paragoniamo lo Spirito al Re del villaggio, la Mente al popolo ed il Corpo all'esercito; qualora venisse a mancare l'armonia per insofferenze del "popolo" nei confronti del "Re", l' "esercito" si troverebbe costretto a lanciare segnali al "popolo". 

L'errore più grossolano è pensare che la disarmonia possa tramutarsi in armonia esclusivamente grazie ad uno di questi 3 fattori/attori.

L'armonia è possibile solo grazie alla piena collaborazione di Corpo, Mente e Spirito e solo tutti e 3 insieme rendono l'essere umano, un Essere Prezioso. 


Medicina Tradizionale Tibetana – Introduzione

La Medicina Tradizionale Tibetana è una scienza ed un arte di antichissime origini. Sebbene siano presenti alcuni punti in comune sia con la Medicina Ayurvedica Indiana che con la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Tradizionale Tibetana è caratterizzata da una genesi, storia e sviluppo propri, le cui radici affondano nel suggestivo territorio Tibetano, nella cultura autoctona ma soprattutto nello spirito della sua gente.

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