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Apriti Sesamo!

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APRITI SESAMO ! – parte I

di Luca Ferretti

OLTRE IL TEMPO E LO SPAZIO

L'integrazione nella nostra esperienza di vita di ciò che è Personalità con quanto è il nostro Sé, porta ad esprimere il nostro essere multidimensionale che

si rimodula per affrontare, sperimentare, vivere l'epoca nella quale siamo, ricca di grandi opportunità.

Il passaggio evolutivo attuale ha la sua centralità in questa fusione tra aspetti che prima percepivamo e sperimentavamo come divisi e lontani: questa fusione ci porta oltre il tempo e lo spazio.

Molti affermano l'illusorietà del tempo come dello spazio e la cosa certa che posso ricordare è che la modalità di funzionamento ordinaria del nostro sistema di acquisizione delle informazioni dell'esterno (tramite i 5 sensi ) per una gran parte è condizionato da questo limite e filtro basilare che risiede nella mente.

Difatti la mente opera in funzione dei flussi di causa-effetto che rimandano al presupposto di tempo e spazio. Se il tempo e lo spazio, per ipotesi, non avessero una parte fondamentale nel nostro modo di concepire ed interpretare il mondo, il flusso che noi chiamiamo causa-effetto non sarebbe osservato e non avrebbe questa forza centrale che vi abbiamo dato. Difatti la mente non potrebbe prevedere e noi non agiremmo in base a queste previsioni, che possono essere erronee. Cosa esisterebbe in quel caso?

Certamente la mente non può fornirci delle valide ricostruzioni di una ipotesi che la vedrebbe esclusa e pertanto possiamo dire che quello che sperimentiamo come intuizione, dal punto di vista delle percezioni soggettive ed “interiori”, e sincronicità che sono la manifestazione negli eventi di un ordine diverso e superiore nella “esteriorità”, ci permette di sentire ed intravedere la prospettiva nella quale volgere la nostra ricerca.

Sino a che la mente cercherà di descrivere gli stati di coscienza diversi da quelli ordinari falliremo nella nostra comunicazione poiché possiamo solamente tracciare una linea di ricerca, uno stile, ma non certamente descriverne il contenuto. Potremmo semmai riuscire a descrivere gli effetti di uno stato di coscienza ampliato, come il fenomeno dei miracoli, che creano modifiche consistenti nella realtà percepibile ma ritengo che non ci si possa introdurre con il mentale nel meccanismo intimo che ne è alla base, se ancora possiamo parlare di “meccanismo” ma solo avvicinarsi ad una soglia di attivazione.

Molte pratiche di guarigione che si stanno diffondendo come anche alcune molto antiche creano il potenziale per far irrompere l'universale nel quotidiano in modo che questo possa produrre l'irrealizzabile nei modi ordinari (il miracolo).

Immaginiamo ora un biliardo con innumerevoli biglie, dove possiamo dare il colpo ad una di queste che vada così a colpirne altre: possiamo prevedere alcuni successivi movimenti al primo ma non possiamo andare “oltre una certa soglia di prevedibilità” e sapere cosa faranno tutte le biglie presenti. Estendendo questo esempio pensando che la biglia sia ciò che possiamo percepire ed operare nel mentale e tutto il resto ciò che accade nelle altre dimensioni, possiamo intuire “la soglia di attivazione”.

Questa soglia però, al contrario che nel gioco del biliardo, vede modificarsi completamente le regole del gioco e quindi ci vede incapaci di prevedere cosa si muoverà. Entriamo in una “reame” dove le regole che sono scritte dalla mente semplicemente non ci sono.

Sappiamo quindi come molte persone possano agevolare la produzione di un miracolo ma non conosciamo esattamente come esso si sviluppi. Sanno dare il “primo colpo” ma non conoscono il resto dello sviluppo.

E' possibile favorire, però, la possibilità di accogliere ciò che non può essere capito nella nostra quotidianità.

E' anche possibile estendere la percezione di aspetti non accoglibili dalla mente ordinaria attraverso una espansione dello stato di coscienza.

La produzione di stimoli che possano aiutarci nel raggiungimento e sperimentazione di uno stato di coscienza ampliato può essere varia e nella nostra storia, come umanità, possiamo esaminare traccia di questa ricerca in ciò che chiamiamo religione, ritualità, magia (solo per fare alcuni esempi). Sono tentativi di creare una dimensione soggettiva nella quale possa essere sperimentato qualcosa che va oltre la struttura creata. Possiamo immaginare un trampolino su una piscina che offre un aiuto per giungere al tuffo nell'acqua ma che non è certamente l'acqua nè la sensazione del tuffo.

La coscienza però non è statica e nella modificazione di quella che è la modalità di funzionamento della coscienza individuale e collettiva possiamo anche capire come mai alcune procedure usate in passato (alcuni “trampolini”) non possono essere usati anche oggi.

Certamente potremmo rivivificarli con la nostra partecipazione alla stregua di un “riportare alla vita” qualcosa di cristallizzato ma ciò può anche non accadere. Per farvi un esempio chiaro, alcune pratiche di meditazione e preghiera molto usate in passato se riproposte oggi potrebbero non sortire più gli effetti sperimentati dai nostri predecessori.

Questo avviene per molti fattori tra i quali è da considerare lo stesso lavoro che hanno compiuto coloro che ci hanno preceduto. Qui non c'è una dinamica di causa-effetto ma bensì una interconnessione. Se ad esempio siamo in una orchestra il violino suonerà una certa parte della composizione e l'arpa ne suonerà un'altra. Quindi se identifichiamo con il violino quello che è stato fatto da alcune persone un secolo fa, potremmo indicare nell'arpa ciò che stiamo sperimentando ora. Così come nella composizione abbiamo diversi strumenti che suonano assieme, durante la medesima sessione temporale, nell'evoluzione umana possiamo immaginare che ciò che sperimentiamo ora risuona nel cosmo assieme a ciò che è stato sperimentato in un passato o, per meglio dire, viene sperimentato in un passato.

Tutto questo parlare è volto ad introdurre un concetto innovativo ed importante: noi, nel presente, possiamo mutare il passato ed il futuro (individuale e collettivo). Inoltre sempre noi, nel presente, siamo influenzati dal nostro futuro (individuale e collettivo).

Ogni battito di consapevolezza, ogni pulsazione si espande nel cosmo e travalica il tempo e lo spazio, fornendo i propri doni ovunque ed in ogni tempo.

Ecco perchè è importantissimo cosa pensiamo, sentiamo e sperimentiamo in questo momento:

il tempo del Potere è il presente che sviluppa i suoi effetti nel tutto, oltre la percezione di tempo e spazio.

SE' E PERSONALITA'

Se rimaniamo nella percezione del tempo e dello spazio, della causa e degli effetti, permaniamo nel mentale e quindi nella personalità, che è quel costrutto complesso e meraviglioso che abbiamo creato con le nostre scelte, condizionato dal collettivo, dagli insegnamenti ricevuti, dalle esperienze fatte: è la nostra interfaccia con la realtà che sperimentiamo.

Se ci proiettiamo a sperimentare uno stato ampliato usciamo fuori dai limiti della personalità, della mente e dalla percezione di tempo e spazio perchè ci immergiamo nel sé che è il nostro collegamento con la nostra natura multidimensionale, eterna ed infinita.

Entrare nel Cuore, utilizzare il potere della risonanza e sperimentare consapevolmente le dinamiche e potenzialità del Campo informativo-energetico ci permette di ampliare il nostro “raggio di azione e sperimentazione” in dimensioni che sarebbero impossibili da raggiungere con la mente.

L'intuizione è espressione di questa dimensione che irrompe nella nostra mente ed è propriamente il canale di comunicazione quando nella nostra quotidianità svolgiamo le nostre funzioni ordinarie.

Il salto da uno stato ordinario ad uno stato ampliato di coscienza è sempre più accessibile ed è importante, più che mai, iniziare a prendere consapevolezza di alcune dinamiche.

L'arte della vita sta irrompendo nelle nostre vite ingessate da una struttura oramai in via di dissoluzione: c'è necessità di un rinnovamento.

Abbiamo nei secoli escluso una grande parte della saggezza umana dalla nostra quotidianità ed ora sta tornando per servirci in un momento nel quale necessitiamo di nuove soluzioni.

Il periodo che stiamo vivendo è propriamente la transizione ad una umanità che possa vedere in essa esprimersi individui che siano illuminati dall'universale, da personalità che siano un cristallo per focalizzare nella nostra realtà la luce immensa ed in costante espansione del nostro sé.

APRITI SESAMO!

Come fare a facilitare questo processo? La linea di esplorazione che sto sperimentando e che suggerisco si poggia sul potere personale di creare un canale diretto tra la sorgente e la manifestazione finale, tra il nostro sé e la personalità, tra l'informazione e l'energia.

Prima è l'informazione, poi l'energia che si manifesta anche in materia (eventi, cose). Questo “prima” è “dopo” ci servono per capire la linea del flusso (dall'idea al manifesto) ma possiamo anche osservare che vi sono relazioni che dal manifesto si muovono verso l'idea.

Immersi in questo caleidoscopico movimento, siamo noi con la nostra coscienza individuale che può divenire universale. Abbiamo una possibilità e flessibilità immensa se ce lo permettiamo. Difatti possiamo intervenire, in funzione di ciò che riteniamo e sentiamo opportuno, a qualsiasi livello.

Siamo stati abituati ad intervenire sulle cose e le azioni,

man mano stiamo imparando anche a lavorare sull'energia.

Sempre più ci proietteremo ad operare sull'informazione, sulla coscienza in quanto tale.

Se accogliete l'esistenza di un complesso che ci unisce che possiamo definire come inconscio collettivo o mente collettiva, che permette la trasmissione di dati, tendenze ed idee tra i diversi apparentemente separati individui, potrete compiere facilmente il passo successivo che è quello che porta verso un campo di coscienza universale che ci unisce con ogni cosa. Questo campo di coscienza universale, così come è per le nostre coscienze individualizzate, crea effetti che noi definiamo come materiali. Il mondo dei “codici” che vengono trasmessi in questo campo universale è scritto attraverso archetipi: alcuni sono di immediata esperienza anche nel nostro quotidiano ed altri solo in minima parte se non totalmente esclusi. Se esiste un Campo che produce effetti, deve esserci anche una sorta di linguaggio di questo Campo. Gli archetipi sono una parte di questo linguaggio. Operando con essi possiamo entrare in un mondo davvero entusiasmante ed in passato ciò è stato fatto con i simboli ed i rituali. L'uso di simboli e rituali si sta evolvendo in altre modalità che stiamo creando nel presente e che possono essere riassunte nel concetto: “più è semplice e più è potente”.

Un atto di respirazione consapevole, ora, può avere più forza ed accogliere un più ampio potenziale di cambiamento che non un poderoso, ipercomplesso ed arcaico rituale.

Chi si vorrà cimentare ancora con queste architetture mastodontiche lo potrà ancora fare e potrà ancora amare i rituali, ad esempio, o modalità antiche di millenni ma avrà una minore flessibilità. Ogni struttura ha difatti con sé potenziali di creazione ma anche di limite. Se invece ci tuffiamo nell'integrazione e sperimentazione del nostro sé con la semplicità di un bambino, attiveremo in noi il potenziale della co-creazione e della sincronicità in modo molto più efficiente.

Potremmo quindi, per usare una parabola, formulare la frase “magica” o cercare di usare la forza per modificare una struttura: potremmo aprire la caverna con i tesori sia pronunciando “apriti sesamo” che scavando la roccia. Ma così come nella parabola la caverna ed i tesori si rivelano solo a colui che possiede la parola del comando, così anche oggi per raggiungere i nuovi orizzonti serve un nuovo modo altrimenti non sapremo nemmeno dove scavare. Ecco che i vecchi sistemi seppur sono stati potenti ora possono rivelarsi persino di ostacolo.

Per tornare all'esempio dell'orchestra, che offre la sua melodia oltre lo spazio-tempo, l'arpa se non riconosce sé stessa e non manifesta le proprie doti potrà essere tentata di imitare il violino ma creare, così, disarmonia.

E' tempo che ognuno di noi compia il passo verso la propria integrità ed originalità poiché l'alternativa è una prigione e l'impossibilità di procedere oltre.

Scriverò ancora di questo e confido che questi elementi possano esservi di utlità!

Luca Ferretti