Il linguaggio dei colori: Indaco In evidenza

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Conosciuto col nome di Ajnia, l’indaco è situato al centro della fronte ed è associato a diverse parti del corpo come: la fronte, le tempie, il plesso carotideo, ed alla ghiandola endocrina ipofisi

Rappresenta il punto dove ogni individuo sviluppa le proprie convinzioni, alla naturale capacità di ascolto interiore, di  vedere e sentire  le energie sottili e con esse entrare in...

relazione. Per illustrare questa esperienza che ogni individuo vive quotidianamente in modo più o meno consapevole con se stesso, trovo eloquente, riportare l’attenzione del lettore su due immagini la prima vi riporta, se siete credenti,  a pensare al vostro Dio qualunque esso sia, al modo in cui siete stati preparati per entrarne in contatto, e valutate quali emozioni questa immagine evoca nella vostra vita quotidiana, se esse sono positive o negative, se vi sentite protetti, sostenuti, se questa fede risveglia pensieri di tristezza, oppure di paura, di rabbia o di gioia.

La seconda immagine vi propone di ricordare se nel corso della vostra esistenza, avete mai vissuto momenti particolari dove si è manifestata qualche esperienza nella quale avete  evocato visioni inerenti al passato o al futuro e a comunicare con altri livelli e piani di energie.  Indubbiamente ciascuno di voi sta reagendo alle due immagini in maniera diversa, ma esattamente in questo diverso parere si conferma la scelta che ogni individuo predilige nella propria vita.

Comunemente chiamato terzo occhio, questo chakra rappresenta la porta d’accesso con la percezione di ascolto interiore ed extrasensoriale, facoltà rilevante affinché ciascuna persona possa manifestare il proprio libero arbitrio, senz’altro scegliendo tra ciò che ritiene essere giusto per se stesso, da quello che non considera come tale, agevolare questa capacità di ascolto interiore intuitiva consente a ciascuno di noi di poterci mantenere in equilibrio, mentre una concretizzazione incerta e confusa crea uno stato psico-fisico disarmonico, con una manifesta qualità di vita che raramente potremmo considerare eccellente.