Il parto dolce In evidenza

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Scuola di RespiroDopo aver trascorso nove mesi nella pancia della mamma (alimentati ed ossigenati dal cordone ombelicale), quando arriva il momento di uscire passiamo attraverso il collo dell'utero: dopo che è uscita la testa, avviene una compressione della gabbia toracica, che poi si decomprime e ci permette di fare il primo respiro con i nostri polmoni.

Questo avvenimento ci sconvolge, ci spaventa, ma non basta: se il bimbo nasce in ospedale (cosa che accade alla maggior parte dei bambini), intorno alla mamma e al piccolo appena nato ci sono persone che si danno da fare, con luci, rumori, qualcuno procede subito al taglio del cordone ombelicale. In questo modo, il nuovo arrivato si trova immediatamente in pericolo di morte: se non respira, perché ha paura, può morire, ma se respira tutto è forte, doloroso, intenso. A questo punto, spesso accade che il bimbo trattenga il respiro, sperimentando così la sua prima apnea: le persone intorno, allora, spaventate, il più delle volte lo prendono per i piedi, a testa in giù, e gli danno qualche schiaffo sul sedere per farlo piangere e, di conseguenza, respirare. Di fronte ad un bimbo che piange di terrore, di dolore, di paura, di rabbia, di sconforto, gli adulti sono contenti perché significa che è vivo.


Proprio la nascita è all'origine di tanti problemi di respirazione, asma, fobie, così come l'incapacità di molte donne di respirare profondamente mentre partoriscono, in modo da evitare dolori forti. Eppure, è possibile che il parto avvenga in maniera molto più dolce, sia per la mamma che per il bambino. È sufficiente osservare la natura: guardando il parto di un qualsiasi mammifero sul pianeta, appare evidente che sia la mamma sia il piccolo non urlano, non si agitano, non piangono di dolore.
L'utero e la vagina sono fatti per la maggior parte di muscoli: se durante il travaglio questi muscoli non si rilassano, al momento delle spinte si strapperanno, di conseguenza la mamma sentirà dolore ed il bimbo piangerà. Non solo: l'anima del bimbo sentirà che la mamma soffre a causa sua, e questo lo segnerà inevitabilmente. Invece, se si ha consapevolezza di se stessi, del proprio corpo e del proprio respiro, i muscoli si rilassano e non c'è dolore; può esserci un leggero fastidio, o addirittura si può provare un intenso piacere. Chiaramente, tutto questo si riflette sul bimbo e sulla sua anima. Altra accortezza importantissima è aspettare del tempo prima di tagliare il cordone ombelicale (mezz'ora, qualche ora, o anche 4-5 giorni ‒ lasciando che il cordone cada spontaneamente ‒ come avviene nel Lotus Birth o parto dolce), in modo tale che il bambino non si trovi immediatamente in pericolo di morte, e possa quindi imparare a respirare con i suoi tempi.
Per partorire in modo consapevole occorre una preparazione specifica: un ottimo modo per conoscere profondamente se stessi è praticare il Respiro della Memoria® e la Coccoloterapia® in acqua calda ‒ due evoluzioni apportate al Rebirthing (o Respirazione Consapevole) da Paolo Cericola ‒ in modo da vivere la gravidanza ed il parto con serenità, in modo tranquillo e rilassato.

Paolo Cericola

http://www.scuoladirespiro.com/
06-4462523
338-8188121
http://www.scuoladirespiro.org/

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